domenica 15 dicembre 2013

GIOVANE E BELLA


Titolo originale: Jeune et jolie;
Anno: 2013;
Paese: Francia;
Durata: 94 min.;
Genere: Drammatico;
Regia: Francois Ozon (anche sceneggiatore);
Cast: Marine Vacht/Isabelle; Geraldine Pailhas/Sylvie (mamma di Isabelle); Frederic Pierrot/Patrick (patrigno di Isabelle); Fantin Ravat/Victor (fratello di Isabelle); Johan Leysen/George; Charlotte Rampling/Alice.
Voto: 6,5/10.
Trama: Isabelle è una ragazza di 17 anni che perde la verginità durante le vacanze estive. Quando torna a Parigi, dove vive con la famiglia, inizia a prostituirsi. Fino al giorno in cui un "cliente" muore durante l'amplesso.
"Quant'è bella giovinezza che si perde tuttavia" o "Le quattro stagioni di Isabelle"... Potrebbero essere questi due titoli alternativi di "Giovane e bella" di Francois Ozon, film presentato all'ultimo festival di Cannes. Isabelle, bella diciassettenne parigina, incarna la voglia di crescere, di essere considerati grandi, che scoppia in tutti gli adolescenti della sua età. Il lato negativo della voglia di essere grande di Isabelle è che decide di prostituirsi, non perchè costretta, non perchè figlia di chissà quali genitori, ma perchè le piace. La sua vita si divide tra scuola e camere di hotel. Ma dove vuole andare a parare Ozon con questo film? Personalmente non l'ho capito. Spero non nella solita critica ai genitori troppo permissivi o menefreghisti nei confronti dei figli. Ad un tratto sembra addirittura voglia giustificare le azioni di Isabelle, lasciando trasparire l'infedeltà della madre, già divorziata e risposata, che tradisce il suo secondo marito con l'amico. Ma credo che nemmeno sia questo il punto. Per non parlare del fratello tredicenne in pieno subbuglio ormonale che si confida con lei e le svela che a scuola alcune sue compagne si fanno baciare per 5 euro, come dire "si inizia così, e si finisce a fare la squillo". Non so. Non riesco a trovare una morale, sempre che ci sia, a tutto ciò. Forse doveva destare scandalo? Ma oramai sentiamo parlare di queste cose quasi con la stessa frequenza secondo la quale vanno in onda le previsioni meteo. Quindi nessuno scandalo di sorta. La realtà è che "Giovane e bella" è una storia come tante, in cui la protagonista sembra non pentirsi della sua scelta trasgressiva, se non nel momento in cui George, un suo cliente affezionato, le schiatta nel letto e l'enormità della sua "bravata" si palesa, con tutto ciò che ne consegue (polizia, isterismo della madre ecc). Però da come finisce il film non sembra che questo pentimento possa essere così duraturo. Soprattutto dopo la "chiacchierata" con la vedova di George sul luogo del delitto. E il lato oscuro dell'adolescenza che porta gli stessi adolescenti a fare cose apparentemente senza senso. E anche se proviamo a chiedere "perchè lo hai fatto?" la risposta sarà sempre la stessa: "Perchè sì". Anche se ci fossero delle motivazioni, queste sarebbero comunque oscure ai meno giovani. 
Un film che mi sento di consigliare, ben girato, lineare e con una bella colonna sonora che scandisce le "quattro stagioni", ovvero i capitoli in cui la pellicola è divisa. Ottima, anche se un po' glaciale e monoespressiva Marine Vacht. Giovane e bella veramente. 

2 commenti:

  1. trovo inquietante che si definisca "lato oscuro dell'adolescenza" o passatempo equivalente al farsi le canne per dire (parole degli attori e delle recensioni in giro) quello che è davvero una cosa deprimente, ovvero una minorenne che si prostituisce praticamente per hobby. Una bella raffica di schiaffoni? Un soggiorno di volontariato in qualche paese disagiato? un po' di volontariato con persone con veri problemi? Non so, basta anche solo andare a pulire i bagni della stazione per un mese, vedi come si sveglia una figlia così. E invece la famiglia continua a tenerla nella bambagia, nella cameretta con i fiori, a giustificarla in qualche modo, al massimo le donne (che dovrebbero essere mature...) la temono perchè hanno paura che soffi loro il compagno, davvero ridicolo.
    Sia per come è impostato il film, sia per come è stato accolto, si capiscono tante cose sul perchè i giovani oggi abbiano certi problemi.
    La protagonista poi per me non è né bella in modo sconvolgente né brava, quell'espressione da patata lessata ce l'ha sempre, prendere attori veri e non ex modelle sarebbe più consigliabile, ma questo è proprio il minore dei problemi comunque.
    Saluti e complimenti per il blog :))

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    1. Grazie per aver commentato. Sì, in effetti la famiglia di Isabelle accoglie la tremenda notizia dell'arresto e della prostituzione della giovane nello stesso modo in cui accoglierebbe un brutto voto della stessa. Una sgridata, nemmeno tanto marcata nei toni, e via. Ma il fatto è che molte famiglie sono così davvero. E' anche il personaggio di Isabelle l'ho trovato molto simile a tante ragazze della sua età.
      Comunque ho dato un 6,5 al film, vale a dire, carino ma nulla di che.

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