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domenica 5 marzo 2017

HOME VIDEO KOCH MEDIA - MIDNIGHT FACTORY (FEBBRAIO 2017)

Per la release di Koch Media in collaborazione con Midnight Factory vi segnalo due titoli che ho appena visionato e che ho appezzato particolarmente: Road of the dead - Wyrmwood e The Last Showing.


Il primo film è uno zombie movie on the road australiano diretto da Kiah Roache - Turner al suo esordio dietro la Macchina da presa. È stato definito il film che unisce Zombi a Mad Max e, in un certo senso, è vero. Si ha una visione totalmente nuova dei non morti che si trasformano da nemico a risorsa indispensabile per la salvezza dei protagonisti, ma il film riserva numerose altre apprezzabili intuizioni che non vi rivelo per non rovinarvi la sorpresa.  Il film ha un ottimo ritmo per tutta la sua durata, vi sono numerose citazioni che riportano la mente al già citato Mad Max, ma anche numerosi dettagli che richiamano il cinema di Quentin Tarantino oltre a quello di Romero. Sebbene abbia usufruito di un budget irrisorio (circa 160.000 $), il film non ha niente da invidiare alle megaproduzioni Hollywoodiane rivelandosi un gioiellino nel suo genere di appartenenza. 


Il secondo titolo invece è un Thriller-Horror indipendente di provenienza britannica scritto e diretto da Phil Hawkins, al suo secondo lungometraggio dopo numerosi lavori nel campo della pubblicità.
Il protagonista, Stuart, un proiezionista di una multisala retrocesso alla vendita di pop corn, è intepretato da Robert Englund, per chi non lo conoscesse, il famigerato Freddy Krueger della saga horror Nightmare. L'azione si svolge interamente in un cinema, ad Halloween. Stuart, che non ha digerito la svolta digitale del cinema, vuole vendicarsi e decide di girare un film assolutamente vero usando come protagonisti un'ignara coppietta di ventenni, recatasi al cinema per la proiezione di mezzanotte. Seguirà una caccia all'uomo nella quale non si saprà più chi è il buono e chi il cattivo, anche grazie alle abilità da "montatore" di Stuart. Per una serata divano plaid e pop corn è il film ideale. 
Entrambi i film sono disponibili in limited edition sia in versione Bluray che Dvd
Per tutti i titoli disponibili targati Koch Media e Midnight Factory vi rimando al sito ufficiale Koch Media Italia

Luca Cardarelli

OMICIDIO ALL'ITALIANA (2016) DI MACCIO CAPATONDA (NO SPOILER)


Riprendo a scrivere dopo la scioccante maratona sostenuta per assistere alla Cerimonia di premiazione degli Academy Awards, gli Oscar, che non ho ancora del tutto digerito, sia per quanto riguarda le scelte dell'Academy, sia per la figuraccia sul finale dello show da tramandare ai posteri (mi ricordo che, nel lontano 2017, venne annunciato La La Land come miglior film, ma la busta aperta era quella sbagliata...).
Oggi vi parlerò dunque di Omicidio all'Italiana, il secondo film firmato da Maccio Capatonda, nel quale un tranquillo e sconosciuto paesino della provincia molisana, Acitrullo, ottiene le prime pagine dei giornali, telegiornali e rotocalchi televisivi di cronaca nera grazie al suo Sindaco Piero Peluria (Maccio Capatonda), il quale, aiutato dal fratello Marino (Herbert Ballerina), trasforma la morte accidentale per soffocamento da cibo della Contessa Ugalda Martirio in Cazzati (Lorenza Guerrieri), la più facoltosa cittadina tra i 17 totali del Comune, in un efferato quanto misterioso omicidio, tanto da attirare i tentacoli della stampa e in particolare della trasmissione Chi l'acciso, presentata dalla giornalista Donatella Spruzzone (Sabrina Ferilli) e tutto ciò che ne consegue, ovvero orde di turisti famelici in cerca di un selfie sui luoghi dei delitti più chiacchierati del momento. 


Omicidio all'Italiana non è il classico film demenziale scritto e girato solo per far ridere, costituito da gag senza filo logico. Omicidio all'Italiana è, prima di tutto, un film. E come tutti i film, appartiene ad un genere. In questo caso parliamo di un Thriller. Sì, avete letto bene. Che poi sia un Thriller plasmato nella demenzialità, è cosa secondaria. Ma c'è di più. Oltre ad essere un Thriller è un film che racconta un'amara verità, ahimè, tutta italiana: l'assoluto dominio di un certo tipo di media sul l'italiano medio. E non è finita. Omicidio all'Italiana rappresenta una ferocissima critica ad un certo tipo di televisione, quello degli Show Pomeridiani come Pomeriggio 5, La vita in diretta, o di rotocalchi come Chi l'ha visto?, Mistero, e tutti quei programmi che spettacolarizzano eventi tragici e luttuosi tanto da farli diventare veri e propri fenomeni di costume. "Cogne, Avetrana, Novi Ligure... Che c'hanno più di Acitrullo?". "Quando qualcosa passa attraverso questa scatola (la TV, n.d.a.), diventa subito intrattenimento". Queste battute riassumono in un certo senso tutto il film. 


Ma oltre alla critica sociale che è un po' il liet motiv di tutto il film, Omicidio all'Italiana mette in mostra tutta la passione di Maccio Capatonda, verso la regia, e verso il cinema in generale. Il film, infatti è pieno zeppo di citazioni cinefile che non possono non essere apprezzate. Anche perché non sono messe a casaccio, così, giusto perché fa figo. Ma sono tutte funzionali alla trama, alla risoluzione dell'intreccio e fanno sì che la demenzialità di cui è rivestita gran parte delle scene venga bilanciata e non risulti mai eccessiva, per non dire noiosa. 



In finale, sebbene abbia notato che molti prendono sottogamba questo genere di film o di cinema in generale, consiglio di andare a vederlo, anche per sostenere il Cinema italiano che troppo spesso viene suddiviso tra polpettoni filosofici-drammatici e cinepanettoni. Omicidio all'Italiana potrebbe rappresentare un ottimo punto di rottura di questa nostrana dicotomia, proseguendo il lavoro iniziato da film come Veloce come il Vento, Mine (una sorta di connubio tra Hollywood e Cinecittà), Lo Chiamavano Jeeg Robot e Smetto quando voglio. 
Omicidio all'Italiana è presente nelle sale da giovedì 2 marzo. Cosa aspettate? Andate a vederlo!!!
Voto: 8. 
Luca Cardarelli