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mercoledì 23 gennaio 2019

CREED II (2018) DI STEVEN CAPLE JR.


Secondo capitolo dello spin-off della saga cine-pugilistica dedicata allo Stallone Italiano Rocky Balboa, Creed II cambia regia e vede dietro la macchina da presa al posto di Ryan Coogler, ormai quasi totalmente assorbito dal mondo Disney-Marvel (è infatti in fase di pre-produzione il secondo capitolo di Black Panther) e qui nelle vesti di produttore esecutivo,  Steven Caple Jr. (regia di alcuni episodi delle serie Tv “Grown-ish” e “Rapture”), poco conosciuto prima di questa produzione, o quanto meno qui in Italia, al contrario del suo predecessore (“Prossima fermata: Fruitvale Station”, “Creed” e “Black Panther”).


Sebbene sia cambiata la regia, Creed II non si allontana moltissimo dal capitolo precedente, ma nemmeno dalle atmosfere della saga Madre. Sentimenti, azione ed epicità rimangono allo stesso livello, ma si percepisce l’intenzione da parte della produzione di rinfrescare un po’ il tutto e portarlo ai ritmi del cinema contemporaneo e nello stesso tempo mantenere il seguito di pubblico accumulatosi col susseguirsi dei film dedicati prima a Rocky Balboa e poi ad Adonis Creed (Michael B. Jordan), il figlio del fu Apollo. In questo episodio ritroviamo inoltre un altro personaggio, per altro molto legato alla figura di Apollo, ovvero Ivan Drago (Dolph Lundgren) che mandò al creatore il pugile afroamericano in Rocky IV, per poi soccombere sotto l’ira di Rocky nella rivincita epica che seguì.


Qui abbiamo Adonis Creed che, non appena riesce ad aggiudicarsi la cintura di campione del mondo dei pesi massimi, viene sfidato da Viktor Drago (Florian “Big Nasty” Munteanu), figlio di Ivan, cresciuto a pane e odio grazie al padre che non ha mai superato l’amaro gusto della sconfitta contro Rocky nel 1985 che, oltre alla carriera da pugile, mise fine anche al suo matrimonio. La sfida ad Adonis è dettata più dalla voglia di rivalsa di Ivan che da quella di affermazione di Viktor. In tutto ciò Rocky Balboa, dapprima riluttante all’idea di tornare a bordo ring con il suo figlioccio Adonis, viene convinto dallo stesso a ridiventare il suo coach e a tentare vendicare a sua volta la morte del padre Apollo.


Come è possibile intuire dalla sinossi, il canovaccio è sempre lo stesso. In questi film c’è sempre qualcuno in cerca di vendetta, sia dal punto di vista sportivo che per quanto riguarda la propria vita privata. E in questo caso tutti i protagonisti hanno qualcosa di cui vendicarsi o per cui cercano rivincite, sempre frenate, però, dal timore che possa trasformarsi tutto in un’inenarrabile tragedia. Rocky (Sylvester Stallone) da par suo, malato e sofferente com’è, vorrebbe solo starsene in pace per i fatti suoi a gestire il proprio ristorante. Ivan Drago schiuma rabbia e di riflesso anche suo figlio Viktor.


E non dimentichiamoci di Bianca (Thessa Thompson), che è sì la prima a incoraggiare il suo Adonis, ma è anche la prima a temere il peggio per il suo amato. In questo vortice di paure ed emozioni il Ring è sempre lo scenario più presente, ed è sul ring che inizia e finisce tutto. Vittorie, sconfitte, rivincite, sorrisi, pianti, soddisfazioni e delusioni. D’altra parte si parla di boxe, o meglio, della sua versione cinematografica, senza tempi morti, senza fasi di studio. Solo cazzottoni su fegato e ganci sotto il mento. Ed è questo che lo spettatore vuole e ottiene. 


Creed II è un concentrato adrenalinico e ipervitaminico di emozioni contrastanti tra loro, di trionfi e di sconfitte e c’è spazio, come del resto in tutti gli altri film della saga, anche per il più smielato romanticismo. Sembra quasi di assistere a un revival di Rocky IV. Ma con ancora più muscoli, più pugni e, se possibile, più lacrime. Gran parte del merito va assegnato alle musiche, che sono perfette in ogni frangente, comprese quelle sul finale.


Questo film, dunque, mantiene ciò che promette, ossia puro intrattenimento, e invoglia ad attendere un terzo capitolo, magari ancora più muscoloso e lacrimogeno, tanto non se ne ha mai abbastanza.
L’uscita di Creed II nelle sale italiane è prevista per il 24 gennaio e la distribuzione è firmata Warner Bros. Pictures.
Voto: 8,5.
Luca Cardarelli.


Questa recensione è pubblicata anche sul sito cinematik.it con il quale collaboro. 

2 commenti:

  1. Il primo "Creed" era molto bello, mi auguro da quello che dici che anche questo sia all'altezza: ma tanto il vecchio Rocky lo si va a vedere comunque! ;)

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  2. Salve
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