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lunedì 25 maggio 2015

MAD MAX - FURY ROAD DI GEORGE MILLER


In un futuro post-apocalittico la Terra è ridotta ad un arido deserto. In questo arido deserto, in fondo alla "Fury Road" sorge la Cittadella. Il popolo è ridotto alla fame e alla sete soggiogato dal cattivissimo tiranno Immortan Joe. Max, un ex poliziotto ossessionato dalla perdita della famiglia viene catturato dai Figli di guerra, l'esercito di Immortan Joe e usato come fonte di sangue per il quasi esanime Figlio di Guerra Nux. Nel frattempo l'imperatrice Furiosa,


una ex figlia di guerra, sta conducendo nel deserto una blindocisterna (una autocisterna corazzata) per andare a rifornirsi di carburante a Gas Town, con a bordo cinque donne sane e fertili, le Cinque Mogli, destinate a procreare eredi di Immortan Joe. Quando il tiranno scopre che il piano di Furiosa e scappare e portare le cinque mogli altrove, comunque lontano da lui, per dare un nuovo futuro all'umanità, sguinzaglia il suo esercito per fermare la sua fuga.


Ammettiamolo, di film come questo ne vorremmo uno alla settimana, così, giusto per scrollarci di dosso tutti i pensieri negativi e fare il pieno di adrenalina ed emozioni fino all'ultimo respiro. Mad Max - Fury Road è l'emblema di questo genere di film. Un inseguimento senza esclusione di colpi della durata (cinematografica) di due ore nelle quali succede di tutto. Trova spazio persino una storia d'amore. Si intuisce subito, sin dai titoli di testa, che quello a cui stiamo per assistere è un film epocale, degno erede dei suoi fratelli maggiori nati a cavallo tra gli anni '70 e gli '80, rimasti bene impressi nel cuore e nella mente di tutti noi. Titoli di testa che richiamano quella cultura Pulp di cui  è impregnatissima l'intera saga di Max, il nostro cavaliere solitario che solca le sabbie del deserto con il suo Interceptor.


E poi ancora la polvere, il sangue, le catene spezzate o da spezzare, gli scontri con improbabili veicoli simili ad Istrici con le ruote, Stravaganti chitarristi a dare la carica con riff di chitarra da cui escono fuoco e fiamme, e infine il tesoro rappresentato da delle spose di bianco vestite, protette da una parte da una imperatrice guerriera, una Charlize Theron quanto mai sopra le righe, col suo braccio monco con protesi bionica, la testa rasata, la pelle della fronte nera, dipinta col grasso a mo' di guerriero tribale, e dall'altra da Max (Tom Hardy), che di famiglia ne ha già persa una e non ci pensa nemmeno a dare in pasto ad un tiranno mostruoso, Immortan Joe (Hugh Keays Byrne), tanto ben di dio.

E poi c'è Nux (Nicholas Hoult). Passa da cacciatore a preda, si fa AMMIRARE per il suo coraggio, per la sua dedizione ed infine per il suo amore. Ammiratelo. Con quella sua battuta innesta brividi a profusione come, del resto, tutto l'inseguimento durante il quale l'intero film si snoda. Non ha bisogno di molto altro Mad Max - Fury Road per marchiare a fuoco la pelle dello spettatore amante di questo genere (ma anche quella degli agnostici). Questi film sono NECESSARI, sono l'essenza stessa del CINEMA. Come lo sono i vecchi film Western in cui i Cowboy guerreggiavano contro gli Indiani. Sostituiamo i cavalli con bolidi a due, tre, quattro, quante ruote volete e avrete esattamente MAD MAX - FURY ROAD. George Miller ha fatto centro anche stavolta. Dunque non erano ingiustificate le recensioni trionfalistiche provenienti dalla Croisette, dove il film è stato presentato come un divertentissimo Fuori Concorso in occasione del Festival del Cinema di Cannes.
Uno splendido e divertentissimo FRACASSONE PULP.
Voto 8/10
Luca Cardarelli






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