Visualizzazioni totali

Sezioni

domenica 2 febbraio 2014

THE WOLF OF WALL STREET


Titolo originale: The wolf of Wall Street;
Anno: 2013;
Paese: USA;
Genere: Biografico/drammatico;
Durata: 180 min.;
Regia: Martin Scorsese;
Soggetto: Jordan Belfort;
Sceneggiatura: Terence Winter; 
Cast: Leonardo Di Caprio/Jordan Belfort; Jonah Hill/Donnie Azoff; Margot Robbie/Naomi Lapaglia; Matthew McConaughey/Mark Hanna; Jean Dujardin/Jean Jacques Saurel; Rob Reiner/Max Belfort; Kyle Chandler/Patrick Denham
Voto: 10.
Trama: La storia di Jordan Belfort da i suoi inizi come broker alla sua caduta dopo essere diventato milionario a capo della sua Società di brokeraggio "Stratton Oakmont" tramite operazioni finanziarie poco ortodosse ai danni degli investitori. Il tutto condito da droghe potentissime e sesso. Tratto dall'omonimo libro autobiografico scritto dal protagonista.


Dopo ben 10 giorni dalla sua uscita, un'infinità di tempo, sono riuscito ad andare a vedere la nuova attesissima pellicola firmata Martin Scorsese che vede per protagonista il suo pupillo Leonardo Di Caprio, mai come quest'anno così vicino dal vincere l'ambito Oscar, premio che mai gli è stato assegnato, forse per sfortuna, ma forse anche perchè questo attore non viene considerato dall'Academy come meriterebbe. Dunque, partiamo subito in quarta: The Wolf of Wall Street è un capolavoro, paragonabile ad altri capolavori Scorsesiani come Goodfellas e Casinò. La storia, così come la racconta Jordan Belfort nella sua opera autobiografica, viene impressa sulla pellicola da Scorsese in maniera perfetta e impeccabile, come suo solito. E' la fiera degli eccessi, dell'immoralità, dell'umanita corrosa dall'avidità, The Wolf of Wall Street. 180 minuti che sembrano mezz'ora, tanto alto è il ritmo della narrazione, con una colonna sonora come al solito perfetta per quanto viene raccontato, con una traccia che fa trasalire il pubblico in sala tanto risulta inaspettata... 


Un cast istrionico al pari della regia, che rimane ancorata al collaudato stile narrativo delle citate pellicole che vedono protagonisti De Niro e Joe Pesci (in questo caso sostituiti alla grande dal duo Di Caprio/Hill), ma stavolta con un incredibile refrain comico che accompagna lo spettatore per tutta la durata del film, anche nei momenti più "pesanti". Ma questa vena comica, scorso l'ultimo titolo di coda, si trasforma in riflessione: il rischio di "esaltazione" di un antieroe come Belfort viene scongiurato proprio con la riflessione che Scorsese, tramite 3 ore di sesso droga e rock'n'roll, induce nello spettatore. Bisogna andare a fondo, molto a fondo, per non cadere nella trappola. Ci sono personaggi all'interno della vicenda, come il padre di Belfort o l'agente FBI Denham, che avvertono dei pericoli in cui sarebbe incorso Belfort quando "tutti i nodi fossero venuti al pettine". 


Scandalizzarsi per le scene "spinte"o i dialoghi scurrili presenti in questo film è inutile quanto scandalizzarsi per le scene sanguinose presenti nei film di Tarantino: è inutile. Sono la rappresentazione perfetta di personaggi che hanno venduto l'anima al dio denaro. E di conseguenza anche le scene risultano senz'anima, nude e crude ed eccessivamente triviali o senza senso. E' un film quasi documentaristico sul mondo di Wall Street, che ci fa capire come il palazzo di cemento armato in cui ha costruito il proprio successo Jordan Belfort, abbia in realtà fondamenta di cartapesta e sin dall'inizio avrebbe dovuto capire che non sarebbe finita bene. E una delle ultime scene del film, quella che contrappone Denham che torna a casa in metropolitana a Belfort che entra in carcere con il pullman della polizia penitenziaria ci aiuta a distinguere tra cosa è bene e cosa è male.
In conclusione, The Wolf of Wall Street è il film dell'anno. Non fermiamoci a condannare Scorsese per la durata eccessiva o per le mille scene di sesso o per i dialoghi troppo volgari. Ha semplicemente trasposto su pellicola ciò che Belfort ha scritto nella sua opera autobiografica. Perchè è così che si deve fare. Wall Street, e in particolare la Stratton Oakmont, è tutto ciò: dollari, puttane e droga. E Scorsese, con l'aiuto di un cast esplosivo, ce l'ha dipinta alla perfezione. Come è solito fare.

8 commenti:

  1. Capolavoro assoluto, è bellissimo vedere che non sono il solo che lo ritiene un film eccezionale, Leonardo Di Caprio da Oscar!! Bisogna convertire coloro che non l'hanno apprezzato fino alla fine!!

    RispondiElimina
  2. Sto morendo...ma quando riuscirò a vederlo Dio santissimo, quandoooo? *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai qual è stato il momento più bello? Quando sono entrato in sala e mi sono accomodato, finalmente... Non ce la facevo più ad aspettare... Le tre ore del film sono state "liberatorie"!!! E che film...

      Elimina
  3. Condivido in pieno il vostro entusiasmo! E' un capolavoro assoluto!

    RispondiElimina