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martedì 29 dicembre 2015

ASSOLO DI LAURA MORANTE


Ultima recensione in anteprima del 2015, anno ricchissimo di soddisfazioni dal punto di vista strettamente cinematografico.
Terminiamo l'anno con un film italiano, di una regista quasi esordiente (prima di questo aveva all'attivo un solo film, dal titolo "Ciliegine"), ovvero Laura Morante, attrice italiana di affermata ed apprezzata esperienza in campo cinematografico e teatrale.
Con "Assolo" la Morante ci parla in prima persona di Flavia, suo alter ego: una donna che viene da due matrimoni falliti con due uomini (Gerardo/Francesco Pannofino e Willi/Gigio Alberti)  che frequenta ancora (insieme alle loro rispettive nuove compagne, Giusi/Emanuela Grimalda e Ilaria/Carolina Crescentini) formando una sorta di famiglia allargata, madre di due figli (uno per marito, rispettivamente Nicola/Giovanni Anzaldo e Stefano/Filippo Tirabassi) e in terapia da una Psicanalista (Dott.ssa Grunewald/Piera Degli Esposti). Flavia è una donna estremamente stressata, confusa e insicura, con un grado di autostima pari allo zero. Viene sopraffatta da tutto e da tutti ed è affetta da quella che tutti riconoscono come crisi di mezza età.  Flavia vuole rifarsi una vita, ma la strada che porta alla felicità è piena di insidie e curve pericolose.


Assolo è il classico film imbocca 100 strade e non va da nessuna parte. Tutto il film è una lunga sessione di psicanalisi in cui la Morante racconta le sue disavventure, soprattutto in campo sentimentale/erotico, che rende il tutto qualcosa di molto simile ad uno dei film di Carlo Verdone, di cui la Morante può essere benissimo considerata una gemella separata alla nascita (tant'è che recitarono anche insieme ne "L'amore è eterno finché dura"). Tutto già visto, già sentito, già vissuto. I Tempi dilatatissimi, nonostante si tratti in fin dei conti di una commedia, rendono i 97 minuti di durata molto simili ad un lasso di tempo che va dalle 3 alle 4 ore. Risultano tuttavia divertenti i momenti nei quali la Morante duetta con caratteristi come Angela Finocchiaro, Antonello Fassari e Marco Giallini (e anche con una cagnolina molto simpatica), ma è una magra consolazione che non salva un film che viaggia stabilmente sui binari dell'anonimato.


Infine la scontatezza della sceneggiatura (con un finale veramente già visto milioni di volte) rende "Assolo" un film assolutamente dimenticabile ma, nonostante tutto, non ci sentiamo di bocciare in pieno la Morante regista e le auguriamo di riscattarsi al più presto, magari scegliendo temi un po' meno inflazionati di quelli scelti per questo film.
Assolo uscirà il 5 gennaio 2016.
Voto: 4,5/10.
Luca Cardarelli.


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