Dopo i successi di Festen e Il Sospetto, il film che contese a La Grande Bellezza l'Oscar per il miglior film straniero nel 2014, Thomas Vinterberg (co-fondatore del Movimento cinematografico Dogma 95 insieme a Lars Von Trier) torna sul set con La Comune, grazie alla quale ci si immerge nell'atmosfera molto Seventie's (il film è effettivamente ambientato in quell'epoca) delle case condivise nelle quali i padroni sono tutti e nessuno. In questo caso al centro della scena abbiamo, inizialmente, una famiglia composta da padre (Erik/Ulrich Thomsen) madre (Anna/Trine Dyrholm) e figlia adolescente (Freja/Martha Sofie Wallstrøm Hansen). Erik ha ereditato l'enorme casa dei genitori in un quartiere di Copenhagen e vi si trasferisce con moglie e figlia.
Non riuscendo a far fronte alle ingenti spese che gravano su una casa così grande, e su pressione di Anna, decide di creare una Comune. La casa ben presto si riempie di amici ed Erik decide di donare la proprietà della casa al collettivo appena formatosi. Sebbene all'inizio sembra andare tutto molto bene, vivendo in un clima di fratellanza e democrazia casalinga, i problemi cominciano quando Erik, docente universitario, si innamora di Emma/Helene Reingaard Neumann, una sua studentessa poco più che ventenne e, dopo aver confessato il suo tradimento alla moglie (che la prende bene, o almeno pare), ottiene il permesso di ospitarla nella Comune.
Thomas Vinterberg visse in una Comune dai 7 ai 19 anni e con Kollektivet ci ha voluto rendere partecipi della sua esperienza, rappresentando ironicamente ma anche in maniera fortemente drammatica questo esempio di famiglia allargata. Ne emerge un quadro che ci fa capire quanto difficile sia andare tutti d'accordo, ma soprattutto quanto sia ancora più difficile che nessuno degli appartenenti al gruppo si erga sugli altri e prenda il sopravvento. E questo si riflette anche sulle scelte personali dei protagonisti, soprattutto quelle di Anna che, pur rimanendo quasi impassibile di fronte alla fine del suo rapporto matrimoniale con Erik, dentro sente bruciare un grande fuoco che porterà inevitabilmente alla resa dei conti finale.
Famiglia e vita sociale spesso risentono una dei problemi dell'altra e le vicende narrate in Kollektivet ne sono un esempio lampante. È questo che Vinterberg vorrebbe insegnarci? Cioè che il sogno di una vita totalmente condivisa è destinato a rimanere tale perché quando ci si mette l'amore di mezzo non c'è collettività che tenga? Probabilmente sì.
La Comune uscirà in Italia il 31 marzo.
Voto: 7,5/10
Luca Cardarelli
Vinterberg mi piace molto, ma non sapevo fosse in uscita un suo nuovo lavoro.
RispondiEliminame lo vedrò :)
Sì, ha molti ammiratori, ma io non sono tra questi, pur riconoscendone la bravura. È un genere di cinema che non mi appassiona più di tanto. Per non parlare di Lars Von Trier... Non lo sopporto.
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