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domenica 21 dicembre 2014

BIG EYES di Tim Burton


USA, Anni '50. Margaret alias Peggy Doris Hawkins (Amy Adams) è una giovane mamma separata che fugge da Nashville-Tennessee a San Francisco-California con sua figlia Jane (Delaney Rane - Madeleine Arthur) e cerca di rifarsi una vita.

La vera Peggy Doris Hawkins-Margaret Keane

Appassionata di pittura, nella città della famosa Baia non riesce a trovare lavoro se non come decoratrice di culle e a tempo perso dipinge i suoi quadri appostandosi nei mercatini d'arte della città, in cerca di qualche extra. Lì conosce Walter Keane (Christoph Waltz), sedicente pittore cresciuto alla scuola di belle arti di Parigi, città che ama riprodurre nei suoi quadri. Walter ha un buon fiuto negli affari, e osservando Margaret e i suoi quadri ritraenti quasi tutti bambini dagli occhi giganti (definiti, appunto "Big Eyes) viene colto da illuminazione quando vede come questi facciano colpo sulla gente, pur non essendo dei capolavori. Seguendo l'idea Warholiana secondo la quale ciò che ha successo non può non essere bello, Walter inizia a pubblicizzare i quadri anche grazie ad un amico giornalista Dick Nolan (Danny Houston), appropriandosi indebitamente dei lavori di quella che nel frattempo è divenuta sua moglie, ovvero la Signora Margaret Keane (la firma sui quadri era semplicemente "Keane"). Successo e soldi arrivano a palate. Magaret vive praticamente segregata in casa a dipingere mentre il marito gira la città ottenendo fama e consensi al suo posto. Ed è questo che logora il rapporto dei coniugi Keane col passare del tempo. Fino all'inevitabile guerra legale per la proprietà intellettuale dei quadri (e dei soldi).


Tim Burton ritorna ai Biopic confezionando quello che probabilmente è il film meno "Burtoniano" della sua grande carriera. In "Big Eyes" il punto di forza è il cast che vede in Christoph Waltz la sua stella più luminosa. Ma anche Amy Adams non scherza affatto e interpreta uno dei ruoli migliori dopo quelli di Charlene e Sidney in "The Fighter" e "American Hustle" di David O. Russell. Viene resa molto bene da Burton la voglia di rivalsa di quella che prima era una classica casalinga americana succube delle volontà del marito che poi si rimbocca le maniche per ottenere ciò che gli spetta riuscendo a rendere palese il misfatto che si celava dietro tutta la storia tra lei e il marito. E la collaborazione in sede di sceneggiatura con la vera Margaret Keane è stata decisiva in questo senso.

  
Burton ci "dipinge" alla perfezione una storia realmente accaduta, ma talmente incredibile e bizzarra da apparire inventata di sana pianta. Ed è proprio qui che sta la "Burtonianità" del film. Mentre nei vari Edward Shissorshand, Sleepy Hollow, Sweeney Todd e Alice in Wonderland erano i personaggi ad essere "Weird", qui è tutta la storia ad esserlo, mentre i personaggi sono persone che rientrano più o meno nella normalità (ma attenzione all'ultima mezz'ora di Waltz). Certo, non mancano dei dettagli che sottolineano che dietro la macchina da presa ci sia Burton (le scene in cui Margaret è in preda alle allucinazioni ne sono un esempio), che sanno di "firma autentica" del visionario regista. Ma chi si ponesse davanti a questo film senza conoscerne l'autore farebbe molta fatica ad indovinare che si tratti proprio di lui. Ciononostante il film si regge benissimo per tutta la sua durata, ponendo su un altissimo piedistallo il due volte Premio Oscar Waltz che raggiunge livelli di teatralità degni del Colonnello Hans Landa di "Inglourious Basterds" e del Dr. King Schultz di "Django Unchained".
Molto accurate anche la fotografia e la colonna sonora (con l'onnipresente Lana del Rey) capaci di riprodurre alla perfezione le atmosfere dell'epoca in cui si sono svolte le vicende narrate.
Big Eyes è un ottimo film che risolleva la reputazione di Burton andata un po' scemando dopo Alice in Wonderland e Dark Shadows, sicuramente opere non riuscite alla perfezione, ma forse eravamo noi ad essere abituati troppo bene dal darkeggiante regista di Burbank.  
Nelle sale dall'1 gennaio 2015.
Luca Cardarelli

      

14 commenti:

  1. Aaaah allora Tim è tornato finalmente, questo è uno dei titoli che aspetto con trepidazione, bene bene, allora il mio intuito non sbagliava che questa volta ha fatto centro eh? Ooooh yess!!!

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  2. Vabbè che a me appassiona già di suo la storia...poi certo, amore mio bello Tim dà una bella spinta, eheheh. Muoro. Gennaio è lontano, anche se non sembra. *_*

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    1. Anche se, come ho scritto, un profano farebbe molta fatica ad attribuire questo film a tim!!! Comunque molto bello!!!

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  3. speriamo che Burton si sia risollevato...in fondo il biopic non gli riesce male...

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  4. Non sapevo neppure dovesse uscire... quindi probabilmente mi piacerà :)

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  5. A me Tim piace tanto. Con un ritardo di svariati mesi (anche anni), ma alla fine i suoi li guardo sempre.

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    1. Io non sono proprio il suo fan n. 1, ma diciamo che lo apprezzo abbastanza (secondo me il suo capolavoro è Edward Shissorhands!!!). Capitolo a parte per il Burton d'animazione: non sono mai riuscito a farmelo piacere...

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  6. Dal trailer sembra davvero molto interessante. Aspettiamo gennaio e vedremo...

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