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mercoledì 17 febbraio 2016

ONDA SU ONDA DI ROCCO PAPALEO


Rocco Papaleo, dopo averci dipinto gioie e dolori dell'Italia del Sud con Basilicata Coast to Coast e Una piccola impresa Meridionale, sbarca in Sud America, a Montevideo, Uruguay, con questa commedia dal sapore dolce e amaro allo stesso tempo con cui ci racconta la disavventura di Gegè  Cristofori, interpretato da Papaleo stesso, un cantante folk caduto in disgrazia che, a distanza di trent'anni, viene richiamato ad un ritorno sulle scene uruguayane da una donna che, pur di rivederlo sul palco, si dice disposta a pagargli un lauto cachet oltre che vitto e alloggio per tutta la durata del soggiorno. Accolto a Montevideo dalla giovane Manager Gilda Mandarino (Luz Cipriota), dopo un lunghissimo viaggio su una nave merci e senza voce a causa di un dispetto dello stacanovista cuoco di bordo Ruggero (Alessandro Gassman), decide di farsi sostituire proprio da quest'ultimo, costringendolo a seguirlo a terra e dando inizio ad un infinita serie di equivoci e situazioni impreviste e paradossali.


Chissà se Papaleo con questa sua traversata oceanica abbia voluto rendere omaggio alla Nazionale di Calcio Italiana che, nel 1950, si recò in Brasile per i Mondiali non in aereo ma, ancora scioccata dalla Tragedia di Superga, in nave. Fatto sta che a noi l'ha ricordata e ci piace revocare anche questi avvenimenti storici parlando di un film che, alla fine, ci riporta indietro nel tempo, a quando gli italiani cercavano fortuna (o semplicemente la sopravvivenza) trasferendosi in Sud America, terra ricca di opportunità e in forte crescita industriale.


Ma a Gegè va tutto male, o quasi. E, come ogni italiano che si rispetti, cerca di metterci una toppa e rimediare alla meno peggio. Onda su Onda è il classico film on the road, ma alla Nostra maniera. La coppia Papaleo-Gassman si conferma affiatatissima e divertente e quel tocco di ingenuità e freschezza data dalla esordiente (per il cinema italiano) Luz Cipriota non fa che accrescere la godibilità di un film che fa quel che deve fare: intrattiene e fa riflettere. Mette di buon umore e nello stesso tempo commuove.


Papaleo e Gassman si fanno archetipi dell'uomo solo e solitario che trova sempre un modo per andare avanti e affrontare le disavventure sfrontatamente, quasi come se non gli importasse nulla del risultato finale perché l'importante è provarci. E questo cambia profondamente la vita di tutti. Di Ruggero, di Gegè e anche di persone terze (Gilda Mandarino)  della cui esistenza, prima di questo viaggio affascinante, ma anche ricco di insidie nascoste, i nostri protagonisti non erano nemmeno a conoscenza.
Buon ritmo, idea di fondo sicuramente non originale ma nemmeno banale, buono sviluppo della storia e ottima alternanza tra comicità e momenti di introspezione e riflessione da parte di tutti i personaggi, accuratamente scritti e messi in scena.


Ci sentiamo di promuovere questa commedia perché è anche grazie a film come questo che il cinema italiano può sperare di andare avanti.
Uscita prevista per il 18 febbraio.
Voto: 8/10.
Luca Cardarelli




3 commenti:

  1. voto molto alto il tuo... Basilicata coast to coast mi era anche piaciuto, ma Papaleo non mi fa ammattire... quindi mi sa che questo lo salto

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    1. Mi è piaciuto molto questo film. E poi papaleo in coppia con Gassman mi piace.

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  2. Basilicata Coast to Coast mi era piaciuto, Una Piccola Impresa Meridionale molto meno... lo guarderò, ma onestamente non mi attira moltissimo!

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