Visualizzazioni totali

Sezioni

martedì 22 luglio 2014

THE DREAMERS di Bernardo Bertolucci



C'era una volta Parigi. Erano gli anni della rivoluzione culturale (il "68" per intenderci), che dalle Aule della Sorbonne si allargò a macchia d'olio per tutta Europa, anche in Italia. Erano anni di grande fermento culturale. Esplodeva, in ambito cinematografico, il mito della Nouvelle Vague dei vari Truffaut-Godard-Resnais.


C'erano tre ragazzi. Due francesi, Theo (Louis Garrel) e Isabelle (Eva Green), fratelli gemelli un po' matti, e un americano, Matthew (Michael Pitt), ingenuo ed acerbo cui i due terribili gemelli della "Parigi bene" insegneranno a stare al mondo, a modo loro, ovviamente. Ciò che li unisce è la sconfinata passione per il cinema e tutte le altre forme d'arte. Passano le loro giornate a citare i grandi film del passato e del (loro) presente). Vivono in un mondo fatto di giochi più o meno innocenti, che sfociano facilmente anche nel sesso. Sono innamorati. Tutti e tre. Di tutti e tre. I gemelli, si sa, sono legati l'un l'altra da un filo empatico e amoroso. Tutti e due, Theo e Isabelle, sono innamorati di Matthew. E Matthew li ama a sua volta entrambi. Il tutto tra le pareti sicure di una casa lasciata alla loro mercè dai genitori. Le esperienze si susseguono una dopo l'altra a velocità altissima.


Ma ci sarà qualcosa che, alla fine, li dividerà per sempre, a dispetto delle loro iniziali intenzioni di non separarsi mai. E' l'incontrollabile voglia di Theo e Isabelle di aderire ad un movimento che rivendica i propri diritti a suon di molotov. E a Matthew questo non piace. Non gli è mai piaciuto. Neanche l'amore che univa i tre può nulla. La crepa è insanabile. Peccato.
Bertolucci dedica questo suo film, di ormai 11 anni fa, alla gioventù, alla libertà, all'amore, ma soprattutto al Cinema.


The Dreamers è un film sulla cinefilia, diretto da un cineasta cinefilo, dedicato ai cinefili. The Dreamers è CINEMA. Puro, cristallino, totale.
Colonna sonora meravigliosa.
Scene di capolavori del cinema classico e contemporaneo (all'epoca in cui è ambientato questo film) riprodotte alla perfezione, con una maniacale cura dei dettagli (vedi la corsa di Theo, Isabelle e Matthew nel Louvre quasi identica a quella di Arthur, Odile e Franz in Bande a part di Godard).
Sceneggiatura di Gilbert Adair, autore del racconto a cui si ispira il film, The Holy Innocents.




6 commenti:

  1. grandissimo film :) devo ripescarlo con riguarda e recensisci, prima o poi lo farò ^_^

    RispondiElimina
  2. Ricordo che mi era piaciuto moltissimo, ma dovrei rivederlo... specie per EVA GREEN :-P

    RispondiElimina
  3. Lo adoro. E' uno di quei film che mi ha fatto amare il grande cinema... <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io l'ho scoperto da poco, ma meglio tardi che mai!!! Film stupendo!!!

      Elimina