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sabato 6 febbraio 2016

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT DI GABRIELE MAINETTI (NO SPOILER)


Attendevamo questo film da mesi, ovvero da quando ne sentimmo parlare in termini più che positivi in occasione della sua presentazione all'ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. Dati i precedenti non esaltanti in campo supereroistico (non moltissimi, a dire il vero) speravamo ardentemente che Lo chiamavano Jeeg Robot potesse segnare un punto di svolta per quanto riguarda il cinema italiano in questo determinato ambito tematico. I pochi trailer messi a disposizione prima dell'uscita del film comunque già suggerivano un prodotto di qualità, così come i character poster pubblicati. 


Il film, ambientato nella selvaggia periferia romana, ci parla di Enzo Ceccotti/Claudio Santamaria,  un autentico signor nessuno che sopravvive compiendo piccoli furti e abita in un sudicio appartamento nel quartiere di Tor Bella Monaca. Un giorno, inseguito dalla Polizia, si trova costretto ad immergersi nel Tevere per sfuggirle. Fatalità vuole che nel punto della sua immersione ci fossero dei barili contenenti scorie radioattive. Dopo essere accidentalmente entrato in contatto con quelle sostanze, Enzo scoprirà di aver acquisito straordinari poteri che dapprima tenterà di sfruttare per trarne vantaggio personale, ma poi userà, anche su invito di Alessia/Ilenia Pastorelli, per combattere le forze del male, personificate in questo caso dallo Zingaro/Luca Marinelli e la sua gang di malviventi.  


A primo impatto Lo Chiamavano Jeeg Robot può sembrare uno scimmiottamento dei classici Cinecomics americani, ma in realtà è molto di più. L'ispirazione, così come lo schema narrativo chiaramente sono quelli, visti i numerosi richiami a saghe come quella del Cavaliere Oscuro di Nolan o dello Spiderman di Raimi. Ma al tutto viene dato un alone di autorialità tutta italiana, e allora ci vengono in mente i vari Brutti sporchi e cattivi di Scola, Non essere cattivo di Caligari (altro film in cui compare Luca Marinelli) e molte altre pellicole che hanno dipinto l'Italia delle Periferie donandoci un cinema crudo, violento e spesso cinico. 


Un miscuglio di generi per un film assolutamente nuovo che colpisce duro andando sempre a segno, forte di una sceneggiatura e di una regia caratterizzate da un'estrema pulizia e quasi totalmente prive di arzigogoli stilistici e narrativi, tanto da renderne estremamente piacevole la visione. Un film pressoché unico nel suo genere all'interno panorama cinematografico italiano, sia autoriale che commerciale. 


I protagonisti, Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli (quest'ultima esordiente dopo la sua partecipazione al Grande Fratello) hanno offerto delle prove molto convincenti, tanto da farci affezionare ai loro rispettivi personaggi caratterizzati da un background profondamente drammatico, ma è Luca Marinelli a bucare completamente lo schermo con la sua istrionica interpretazione di un Villain tanto pazzo quanto sadico e malvagio, che moltissimi (anche chi vi scrive) hanno subito associato al Joker interpretato dall'indimenticato e indimenticabile Heath Ledger in The Dark Knight
Molto apprezzate risultano inoltre le incursioni di alcuni personaggi provenienti dal mondo delle serie Tv (anch'esse italiane).
Sperando che questo sia solo il primo di tanti episodi della prima saga supereroistica a tinte tricolore,
consideriamo Lo chiamavano Jeeg Robot un film da vedere e da appaludire dalla prima all'ultima scena. Innovativo. Sorprendente. Esplosivo.
Uscita prevista per il 25 febbraio. 
Voto: 9/10



6 commenti:

  1. Non vedo l'ora... finalmente un film italiano che attendo con ansia!

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    1. Ti dico solo che Luca Marinelli, se fosse americano, avrebbe come minimo ottenuto la nomination all'Oscar per questa sua interpretazione!!!

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  2. Sono felice che sia così bello. Non vedo l'ora di vederlo! :D

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    1. Sono più che sicuro che ti piacerà. Fidati di me, almeno per una volta!!! ^_^

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  3. Ne parlano tutti benissimo e io sono davvero troppo curiosa. Santamaria tra l'altro è uno dei pochi attori italiani che approvo.

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    1. Santamaria bravissimo, ma Marinelli ECCELSO (non esagero se ti dico che meriterebbe l'Oscar).

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