Durante l'anno capita che, per svariati motivi, debba rinunciare ad alcune anteprime e poi, per altri svariati motivi, non riesca a recuperare neanche durante la programmazione ordinaria nei cinema dei film che mi ero prefissato di guardare sin dal rilascio dei trailer promozionali. Uno di questi è stato Atomica Bionda, spy movie che cavalca l'onda della nostalgia anni '80 che quest'anno è andata per la maggiore sia per quanto riguarda il cinema che l'universo delle serie TV.
Diretto dallo stesso David Leitch che diresse l'ottimo John Wick, e tornerà nel ruolo di regista per Deadpool 2, Atomica Bionda è l'adattamento cinematografico della Graphic Novel del 2012 "The Coldest City". Le vicende narrate si svolgono a Berlino a cavallo con la caduta del Muro, nel novembre 1989, e vedono protagonista assoluta la super sexy e brutale Lorraine Broughton (Charlize Theron), un'agente dell'MI6 incaricata di recuperare un orologio che nasconde al suo interno una lista di tutte le spie del KGB infiltrate nel blocco occidentale, considerate una pericolosissima minaccia per l'intero sistema spionistico internazionale, MI6 compreso. Ad attenderla a Berlino un'altra spia inglese, David Percival (James McAvoy) direttore dell'Agenzia di Berlino.
Atmosfere accattivanti, musica anni '80, luci al neon, botte da orbi, continui plot twist e una Charlize Theron da far perdere la testa, sono gli ingredienti succulenti di un film che prometteva di diventare in poco tempo un vero e proprio cult del genere, ma che, complice la durata forse eccessiva e i continui colpi di scena, molti dei quali fini a se stessi, rendono Atomica bionda, oltre che una copia al femminile del citato John Wick, un semplice divertissement apprezzabile forse dagli amanti di quel genere che in maniera molto gergale amiamo definire "di menare", ma che andrà a perdersi nella moltitudine delle pellicole senza una vera anima che hanno animato questo 2017 che sta volgendo al termine e che molti, tra i quali chi vi scrive, ricorderanno soprattutto per l'indecente pasticcio avvenuto durante la più grottesca serata degli Oscar degli ultimi decenni.
Se proprio dobbiamo salvare qualcosa di Atomica Bionda, c'è il fantastico piano sequenza della durata di quasi dieci minuti girato all'interno di un palazzo, durante il quale i protagonisti si tirano tante di quelle mazzate che nemmeno in un film action coreano di serie b. Ovviamente negli extra dell'edizione home video è presente il making of di tale scena.
Il film in sè sarebbe da 6 stiracchiato, ma il suddetto piano sequenza fa alzare il voto di un punto.
Voto: 7.
Luca Cardarelli