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giovedì 7 giugno 2018

JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO (2018) DI J.A. BAYONA [NO SPOILER]



A distanza di tre anni da Jurassic World (e di venticinque da Jurassic Park), lo spagnolo Juan Antonio Bayona ci riporta su Isla Nublar con Owen Grady (Chris Pratt), Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) e tutti i dinosauri che abbiamo imparato ad amare e temere nei quattro capitoli precedenti. Isla Nublar, abbandonata dopo i fatti di tre anni prima, è sull’orlo dell’apocalisse a causa di un Vulcano tornato in attività. Tutti i dinosauri vivono liberi nella giungla e si sta lavorando per andare a recuperarli e salvarli da morte certa. La spedizione sull’isola però cela un losco piano architettato da Eli Mills (Rafe Spall) e Gunnar Eversol (Toby Jones) che metterà in pericolo l’intera umanità.


Innanzitutto è bene fare subito presente che quello di cui si sta parlando non è un film come tutti gli altri. Qui siamo davanti a un film che impone la sospensione dell’incredulità sin dal momento in cui se ne legge il titolo. Lo era Jurassic Park nel 1993, figuriamoci Jurassic World – Il regno distrutto nel 2018. Ma forse, nel caso della pellicola diretta da Bayona, si è un tantino passato il limite. Non entrerò nel dettaglio per non spoilerare nulla, ma fidatevi quando affermo che non bastano le dita di dieci mani per contare le scene che mi hanno fatto esclamare “Ma cosa?” durante la visione del film. Inoltre tutta la sceneggiatura non sembra avere nemmeno un punto (inteso come punteggiatura) apposto secondo una logica.


Dal punto di vista narrativo Jurassic World 2 è un vero e proprio colabrodo. Gli unici punti di forza di questo film sono le numerosissime citazioni degli episodi precedenti (colonna sonora inclusa), la veste grafica, in particolare i dinosauri sono stati realizzati veramente bene e non si ha mai la sensazione di essere di fronte a qualcosa di posticcio guardandoli, e alcune scene (due o tre, non di più) risultano molto ben orchestrate e danno un tocco dark (quasi gotico) al film. Per il resto non si salva nulla, a cominciare dal finale senza senso che lascia presagire un Jurassic World 3, con uno dei più telefonati colpi di scena della storia della cinematografia. 


Sì, ok, è un film con i dinosauri, nessuno si aspettava un film impegnato, ma ad ogni cosa c’è un limite, soprattutto pensando a quanto, per esempio, sia stato massacrato un film come Batman V Superman – Dawn of Justice per “Martha” (e  credo che abbiate tutti capito di cosa si stia parlando). Se il primo Jurassic World era sostanzialmente un “Back in the days” senza alcuna pretesa e abbastanza divertente (come non ricordare con un sorriso l’uomo che scappa tenendo in mano un Margarita?), il secondo invece è stato prodotto “credendoci veramente” ma, alla fine, ciò che ne esce è una supercazzola senza capo né coda.


Per concludere in bellezza, potete benissimo alzarvi dalla poltrona ed uscire dal cinema all’inizio dei titoli di coda, perché tanto la scena post credit è una delle più inutili e senza senso mai viste (e quindi in linea con tutto il film).
Jurassic World – Il Regno distrutto è al cinema da oggi, distribuito da Universal.
Voto 5-
Luca Cardarelli