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martedì 18 giugno 2013

INVASIONE 3D

 
Da alcuni anni le case di produzione cinematografiche ci stanno letteralmente ammorbando con la tecnologia 3D. Il 50% dei film che escono al cinema, anche i più insospettabili (ad esempio “Il grande Gatsby”), sono in 3D. Si tratta, secondo me, di una forma di costrizione nei confronti del pubblico assai riprovevole. Innanzitutto il prezzo del biglietto cresce inspiegabilmente di 3 Euro (4, se non possiedi già gli occhialini in uso nel cinema, e ogni cinema ha i suoi). Inoltre, molti film escono  esclusivamente in 3D, e ciò impedisce a chi odia la suddetta tecnologia di andare a vedersi il film al cinema, obbligandolo ad aspettare l’uscita del blu ray o dvd. Aggiungiamoci che, se proprio non si può fare a meno di andare a vedere un film in 3D, lo spettatore è obbligato a guardare lo schermo fermo e ingessato nella stessa posizione, perché se no le immagini risultano sfocate, provocando oltretutto fastidiose emicranie e dolori di schiena. Ennesima nota di demerito, il fatto che la maggior parte delle scene di un film in 3D siano in realtà girate in 2D (provate a togliervi gli occhiali durante la proiezione e vedrete) che suona un po’ come una presa per i fondelli a chi va a vedere i film. Ultima cosa, chi porta gli occhiali da vista e non usa lenti a contatto deve indossare quei fastidiosissimi occhiali di plastica sopra gli occhiali da vista. Ma che è, una tortura cinese? Chiediamoci dunque una cosa: a cosa serve il 3D? la risposta è: a incassare più soldi  e a fare incazzare me e moltissime altre persone.

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