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giovedì 24 marzo 2016

BATMAN V SUPERMAN - DAWN OF JUSTICE DI ZACK SNYDER (NO SPOILER)


Erano tre anni che fremevo, ma in realtà sin da quando ero bambino aspettavo di vedere i miei due supereroi preferiti nello stesso film. Finalmente, il giorno tanto atteso è arrivato e il 22 marzo, ventiquattro ore in anticipo rispetto all'uscita ufficiale, ho avuto il privilegio, insieme ad altri  fortunati "colleghi", di assistere al Cinema Arcadia di Melzo alla proiezione per la stampa del sequel del tanto vituperato (a torto, secondo me) Man of Steel Snyderiano: Batman V Superman - Dawn of Justice. Questo film, come vedremo, più che un sequel è il prologo di un progetto targato Warner Bros che avrà come protagonisti i supereroi targati DC COMICS che andranno a formare la Justice League che avrà il compito di combattere a suon di film e relativi e spin off il dominio cinematografico della casa concorrente Marvel/Disney, forse con qualche annetto di ritardo. È anche vero che la Casa delle Idee sforna film alla stessa velocità con cui i conigli si riproducono, ma non siamo qui per parlare di questo. 


Ispirato alla Graphic Novel firmata da Frank Miller,  Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, Batman V Superman - Dawn of Justice, diretto da Zack Snyder e sceneggiato dal duo formato da David S. Goyer e Chris Terrio, ci mostra una Metropolis ancora sconvolta dallo scontro tra l'Uomo d'acciaio e il Generale Zod, nella quale le autorità si stanno chiedendo se Superman/Henry Cavill non rappresenti un pericolo più che una risorsa per la Nazione. Anche Bruce Wayne/Batman/Ben Affleck, il Bat-Vigilante di Gotham City, ha il medesimo dubbio e decide, nonostante il parere contrario del fido Alfred/Jeremy Irons, di propendere per le maniere forti e vuole a tutti i costi estirpare il problema alla radice: Superman deve essere abbattuto. Alla decisione di Wayne contribuisce il diabolico Lex Luthor/Jesse Eisenberg il quale, invidioso del potere dell'Alieno Kryptoniano, fa cadere su di lui le colpe di attentati ed uccisioni, alimentando così l'odio delle folle nei suoi confronti. 


Analizzare in maniera lucida ed imparziale un film in cui un alieno volante e un riccone vestito da Pipistrello pieno di gadget tecnologici bisticciano come due bambini che si contendono una crostatina è impresa ardua. Quando alla direzione del suddetto film ci trovi un tamarro e sgrammaticatissimo (dal punto di vista cinematografico) Zack Snyder, coadiuvato per di più da quei pasticcioni cronici che rispondono ai nomi da David Goyer e Chris Terrio (più il primo che il secondo), l'impresa diventa pressoché impossibile. 
Quando ti metti davanti a un film come Batman V Superman, te ne freghi di tutto. Le sole cose che contano sono loro due, l'atmosfera cupa e ansiogena portata da una fotografia tanto dark quanto fumettosa, l'epicità di una colonna sonora imponente e roboante (Hans Zimmer e Junkie XL) e, infine, lo sviluppo della storia fino all'atteso finale della vicenda. E poi c'è Diana Prince/Wonder Woman/Gal Gadot, c'è Doomsday, vengono presentati, in un brevissimo frame, Aquaman/Jason Momoa e Flash/Ezra Miller (ampiamente annunciati dai trailer e dalle numerose fughe di notizie che hanno preceduto l'uscita del film). C'è poi l'intensa storia d'amore tra Lois Lane/Amy Adams e Superman che continua nonostante tutto. 


Ma, soprattutto, quello che tutti noi stavamo aspettando come si aspetta la pioggia dopo un anno di siccità, era vedere Ben Affleck interpretare il ruolo che fu, prima di Adam West, Michael Keaton, Val Kilmer, George Clooney e Christian Bale: BATMAN. Quando venne annunciato che l'inespressivo Ben era stato scelto come nuovo Bruce Wayne, un sacco di gente, soprattutto i fan di Christopher Nolan, si scagliò contro Snyder e la Warner definendo insensata e distruttiva per la figura del Cavaliere Oscuro questa scelta. Invece io, come molti altri, ho subito appoggiato pienamente la decisione, giudicando Ben Affleck decisamente azzeccato per questo ruolo. Soprattutto confrontandolo con il Bruce Wayne disegnato da Frank Miller, Affleck risulta la miglior scelta possibile. E nel film se ne ha la piena conferma. Non credo di esagerare quando lo definisco "nato per essere Batman": Ben Affleck è il pezzo più pregiato della schiera di attori facenti parte della scuderia Sneyderiana. 


Non che gli altri si siano comportati male, anzi... In particolare ho apprezzato Jesse Eisenberg nei panni dello psicopatico Lex Luthor che in questo film ne combina una più di Bertoldo, apparendo talmente fuori di testa da risultare quasi spaventoso. Anche Gal Gadot, che appare in un numero limitatissimo di scene, è risultata perfetta nel ruolo di Diana Prince/Wonder Woman (ma per lei è previsto anche il ruolo di protagonista assoluta in Wonder Woman, in uscita nel 2017). 


Ovviamente c'è, in tutto ciò, lo zampino di Zack Snyder che tende ad estremizzare sempre ogni particolare, a renderlo quasi grossolano, ma, comunque, sempre funzionale al suo modo di fare cinema. Un cinema pieno di eccessi audio-visivi, a volte pasticciato, un po' confusionario, tamarro e caciarone, ma che ti assorbe, ti incolla allo schermo e non ti lascia andare fino a che non iniziano a scorrere i titoli di coda. 
Non mi soffermo sui difetti di questa pellicola, che ci sono, e sono pure parecchi, ma da Zack Snyder non ci si può aspettare di più. Non è mica Spielberg o Scorsese, e che diamine!!! 


Ad ogni modo, i primi venti minuti di film sono da brividi, così come numerosi altri momenti che si susseguono nelle due ore e trentuno minuti caratterizzati da azione, esplosioni che fanno sobbalzare sulla poltrona, lotte all'ultimo sangue e chi più ne ha, più ne metta. Un film che gli appassionati del genere e i fan dei personaggi (e di Zack Snyder) ameranno incondizionatamente, mentre i detrattori a priori continueranno a demolire. Non c'è verso. Batman V Superman - Dawn of Justice o lo ami, o lo odi. Senza via di mezzo. 
Io l'ho amato. In film come questi, più che la grammatica cinematografica, è importante l'emozione, il pathos, l'epicità. E questi ingredienti da Batman V Superman - Dawn of Justice traboccano come  pop corn da un secchiello tenuto in mano da un esagitato dodicenne. 
Sicuramente il meglio deve ancora venire (Justice League e molti altri) e io non vedo l'ora di gustarmi le prelibatezze che ci riserveranno nei prossimi mesi Zack Snyder e i suoi compagni di merende. 
Prossima tappa: Suicide Squad (Agosto 2016), diretto da David Ayer.
Voto: 8,5
Luca Cardarelli


P.S. Sconsiglio vivamente la visione in 3D, alla quale noi fortunati spettatori in anteprima siamo stati obbligati (Anche se la Sala Energia dell'Arcadia di Melzo, da ora dotata di impianto Dolby Atmos, rappresenta il paradiso per ogni cinefilo!!!)




4 commenti:

  1. Il problema è che l'emozione, il pathos e l'epicità la dà anche la grammatica cinematografica, che qui è del tutto assente :/

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  2. Ho letto più che altro commenti negativi... io andrò a vederlo domani!

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