Titolo originale: American Hustle;
Anno: 2013;
Paese: USA;
Genere: Drammatico;
Durata: 138 min;
Regia: David O. Russel;
Voto: 7+
Cast: Christian Bale/Irving Rosenfeld; Amy Adams/Sydney Prosser; Bradley Cooper/Richie Di Maso; Jennifer Lawrence/Rosalyn Rosenfeld; Jeremy Renner/Carmine Polito; Robert De Niro/Victor Tellegio.
Trama: Irving Rosenfeld gestisce una catena di lavanderie parallelamente ad un traffico di opere d'arte false. E' sposato con Rosalyn (che ha avuto un figlio da un precedente matrimonio), ma è sostanzialmente separato. Dopo aver conosciuto Sydney se ne innamora e scopre che è molto abile nel truffare, come lui d'altra parte. Mettono su un'agenzia di intermediazione finanziaria che però invece di procurare soldi ai clienti in disperata cerca di prestiti bancari, se li intasca e basta. La polizia, in persona di Di Maso, dopo averli beccati, propone loro di liberarli se questi collaboreranno nell'operazione che poi verrà denominata "Abscam", che coinvolgerà membri del congresso americano collusi con la mafia.
Già dai titoli di testa, in rigoroso stile anni '70 (che ricordano un po' anche quelli a cui è molto affezionato Tarantino), si intuisce che quello che sta iniziando non è un film come tutti gli altri. La fotografia sgranata, un Christian Bale imbolsito (eufemismo)
che si sistema i capelli posticci davanti allo specchio, vestito come un nobile d'altri tempi, riassume un po' tutte le caratteristiche dell'opera ultima di David O. Russel, balzato agli onori della cronaca per il suo "Silver linings playbook", meglio conosciuto in Italia come "Il lato positivo". Un film che si guarda allo specchio, che si fa i complimenti da solo, American hustle. Un film in cui il più lo fanno gli attori, bravissimi tutti, nessuno escluso, ad entrare perfettamente nei ruoli. Russel ci mette il suo, citando giganti quali Tarantino (alcune inquadrature o gesti dei personaggi presi pari pari da Pulp Fiction), Scorsese (ambienti, colonna sonora e dialoghi), e anche Soderberg (per la trama intricata e deviante). Un film che dà l'effetto del gioco delle tre carte, dove non capisci mai chi è il truffato e chi il truffatore, chi è il buono e chi il cattivo. E se pensi di averlo capito, non ne sei poi così tanto sicuro. 138 minuti di dialoghi serrati, di immagini grottesche miste ad altre drammatiche. Un film verboso, verbosissimo. Un esercizio di stile da parte di Russel, che si crogiola un po' e ci dice: "Guardate, avete visto che figo che sono?". L'ambientazione film permette ed autorizza tutto ciò. Sono gli anni '70. La fine. Un esplosione di colori e sensazioni contrastanti che creano il caos americano a cui si riferisce il titolo originale (American Hustle, in cui hustle è sì "Truffa" ma anche "movimento frenetico" e, appunto "caos").
Infine è da sottolineare una colonna sonora da 10 e lode impacchetta alla perfezione le atmosfere seventies della pellicola. (Anche se il balletto in stile "Desperate Housewife" della Lawrence sulle note di Live and Let die di McCartney l'ho trovato un po' "di troppo").
Peccato per il finale un po' sbrigativo, proporzionalmente alla durata del film, ma sostanzialmente è un film che merita tutti gli elogi che sta ricevendo sia dalla critica che dal pubblico. Come già anticipato, gran merito della riuscita del film è da attribuire agli attori, in particolare a un Bale fenomenale, Bradley Cooper in una delle sue migliori interpretazioni e la coppia femminile Adams-Lawrence, entrambe degne dell'Oscar. Menzione particolare per Jeremy Renner, con un pettinatura da spavento, ma anche lui in grandissima forma.
Come si dice, se il buongiorno si vede dal mattino, il 2014 sarà un grande anno, almeno cinematograficamente parlando. (E ora inizia, anzi, continua la trepidante attesa per The Wolf of Wall Street, che promette fuoco e fiamme!!!).
Già dai titoli di testa, in rigoroso stile anni '70 (che ricordano un po' anche quelli a cui è molto affezionato Tarantino), si intuisce che quello che sta iniziando non è un film come tutti gli altri. La fotografia sgranata, un Christian Bale imbolsito (eufemismo)
che si sistema i capelli posticci davanti allo specchio, vestito come un nobile d'altri tempi, riassume un po' tutte le caratteristiche dell'opera ultima di David O. Russel, balzato agli onori della cronaca per il suo "Silver linings playbook", meglio conosciuto in Italia come "Il lato positivo". Un film che si guarda allo specchio, che si fa i complimenti da solo, American hustle. Un film in cui il più lo fanno gli attori, bravissimi tutti, nessuno escluso, ad entrare perfettamente nei ruoli. Russel ci mette il suo, citando giganti quali Tarantino (alcune inquadrature o gesti dei personaggi presi pari pari da Pulp Fiction), Scorsese (ambienti, colonna sonora e dialoghi), e anche Soderberg (per la trama intricata e deviante). Un film che dà l'effetto del gioco delle tre carte, dove non capisci mai chi è il truffato e chi il truffatore, chi è il buono e chi il cattivo. E se pensi di averlo capito, non ne sei poi così tanto sicuro. 138 minuti di dialoghi serrati, di immagini grottesche miste ad altre drammatiche. Un film verboso, verbosissimo. Un esercizio di stile da parte di Russel, che si crogiola un po' e ci dice: "Guardate, avete visto che figo che sono?". L'ambientazione film permette ed autorizza tutto ciò. Sono gli anni '70. La fine. Un esplosione di colori e sensazioni contrastanti che creano il caos americano a cui si riferisce il titolo originale (American Hustle, in cui hustle è sì "Truffa" ma anche "movimento frenetico" e, appunto "caos").
Infine è da sottolineare una colonna sonora da 10 e lode impacchetta alla perfezione le atmosfere seventies della pellicola. (Anche se il balletto in stile "Desperate Housewife" della Lawrence sulle note di Live and Let die di McCartney l'ho trovato un po' "di troppo").
Peccato per il finale un po' sbrigativo, proporzionalmente alla durata del film, ma sostanzialmente è un film che merita tutti gli elogi che sta ricevendo sia dalla critica che dal pubblico. Come già anticipato, gran merito della riuscita del film è da attribuire agli attori, in particolare a un Bale fenomenale, Bradley Cooper in una delle sue migliori interpretazioni e la coppia femminile Adams-Lawrence, entrambe degne dell'Oscar. Menzione particolare per Jeremy Renner, con un pettinatura da spavento, ma anche lui in grandissima forma.
Come si dice, se il buongiorno si vede dal mattino, il 2014 sarà un grande anno, almeno cinematograficamente parlando. (E ora inizia, anzi, continua la trepidante attesa per The Wolf of Wall Street, che promette fuoco e fiamme!!!).
Ma perchè nonostante tutti gli elogi che riceve a destra e manca sto film continua a non ispirarmi?Attendo trepidante Scorsese invece...
RispondiEliminaNon ha deluso le mie aspettative, grandissima parte del merito della riuscita del film, come ho scritto, è da attribuire al cast, eccezionale. Se ti piacciono i film con dialoghi lunghi, ma molto ritmati (un po' alla tarantino, per intenderci), non può non piacerti. Gli ho dato solo 7+ per il finale, ma per il resto il film è da 8,5/9. Guardalo!!!
Eliminaper quanto mi riguarda, persino troppo esercizio di stile.
RispondiEliminagrandissimi attori e belle alcune scene prese singolarmente, ma il film nel complesso non va da nessuna parte.
per me prima mezza-delusione del 2014
American Hustle divide: C'è chi lo trova un bellissimo film, come me, e chi lo trova una cacata. Se non ci fossi stato io al cinema, mia moglie sarebbe uscita dopo mezz'ora. Io il film me l'aspettavo esattamente così e infatti non mi ha deluso. E poi adoro i film in cui parlano una cifra.
Eliminacocente delusione... un film vuoto e decisamente pretenzioso.. davvero un gran peccato se si pensa al grandissimo cast e alla enorme produzione. Dalle mie parti ne ho parlato malissimo :(
RispondiEliminaHo notato una netta divisione del pubblico su questo film: C'è chi lo ama e chi lo odia. Io lo amo. Mi ha pienamente soddisfatto sia sul piano della sceneggiatura e della regia che sul piano delle prestazioni sia individuali che corali degli attori. Unico neo un finale forse troppo sbrigativo rispetto alla mole dell'intera pellicola.
EliminaA me è piaciuto. Penso che David O. Russell abbia in maniera consapevole esagerato dal punto di vista della regia e dello stile, regalando uno spettacolo strepitoso: trucco, fotografia, costumi, colonna sonora e sapendo di avere un cast eccezionale attraverso il quale completare la scena. Christian Bale e Jennifer Lawrence davvero straordinari.
RispondiEliminaConcordo Peppe. Non solo Bale e Lawrence, ma anche Cooper, Adams e Renner. Impeccabili. E poi 10 e lode a fotografia, colonna sonora e cura maniacale dei dettagli. Dialoghi veramente belli. Davvero un film ben fatto. Il voto relativamente basso (7+) è dovuto al finale un po' troppo sbrigativo se consideriamo la durata totale del film.
EliminaCi ho visto parecchio Scorsese, parecchio Casinò. Forse per questo l'ho adorato!
RispondiEliminaCome ho scritto, io ci ho visto Scorsese, Tarantino e Soderberg... Una commistione di stili che ha dato luogo ad una grandissima opera. E le performance degli attori sono tutte, da Bale a Renner, passando per DeNiro, da 10 e lode. Persino l'attore che interpreta lo sceicco (di cui ora non mi sovviene il nome) mi è piaciuto (nella scena con De Niro mi ha fatto spaccare dalle risate!!!!).
RispondiEliminaBello, ma non mi sono strappato i capelli. Cast strepitoso, comunque, quello sì!
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