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venerdì 23 gennaio 2015

ITALIANO MEDIO di Maccio Capatonda: una recensione vera di un film finto.


Anche il Cinema italiano ha il suo "Machete": Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, ha creato il suo film "Italiano Medio" partendo da un fake trailer di quelli che spesso la Gialappa's Band mandava in onda durante i suoi programmi. Tutti almeno una volta abbiamo visto il trailer de "La Febbra", "L'uomo che usciva la gente" o "Emmobbastaveramenteperò" e ci siamo fatti delle grasse risate. Ecco, Italiano medio è un mega fake trailer di un'ora e quaranta che però è solo superficialmente demenziale. La cosa brutta è che personaggi come Giulio Verme (interpretato dallo stesso Maccio) esistono veramente. Ovviamente il tutto viene ingigantito e gonfiato per risultare oltremodo comico. Ma provate a negare che ormai il popolo degli "Italiani medi" è ipnotizzato dalla televisione e dai vizi come fossero tanti Giulio Verme messi insieme. 
Il film si dipana come una grande parodia di "Limitless" (sì, quello con Bradley Cooper) e "Hunger Games". Il Nostro Giulio Verme è il classico laureato italiano finito a fare l'operatore ecologico per mancanza di altri lavori e nello stesso tempo è un convinto attivista ecologista vegano sposato con una sua "simile". Un giorno Giulio si imbatte in un suo ex compagno di scuola, Alfonzo (Luigi Luciano alias Herbert Ballerina), uno scemo di prima categoria, che gli offre una pillola capace di modificare le facoltà mentali. Ingerita la pillola Giulio si trasforma in un buzzurro, tutto gnocca e cocaina, amante della mondanità e dei reality show (MasterVip condotto da Rupert Sciamenna in versione Stanley Tucci di Hunger Games). E' un continuo ping pong tra il Giulio Verme "sano" e quello "malato". 


Tra gags già viste nei sopra citati fake trailers e un po' di tempi morti il film strappa numerose risate dal retrogusto amarognolo che è proprio di quell'umorismo basato su ciò che, purtroppo, è la società italiana di questi anni. 
Sempre presenti i vari Rupert Sciamenna, Anna Pannocchia e Ivo Avido, con la partecipazione straordinaria Nino Frassica e le comparsate di personaggi della TV e della radio (Pierluigi Pardo di Sky e Paolo Noise di Radio Deejay). Italiano Medio è il film che prende per i fondelli probabilmente il 90% delle persone che lo andrà a vedere al cinema. Come, del resto, già aveva fatto Checco Zalone con il suo "Sole a Catinelle". Ma tanto non se ne accorgeranno.   
Dal 29 gennaio al cinema.
Luca Cardarelli. 



7 commenti:

  1. Parole sante. E' davvero triste pensare che la maggio parte degli italiani siano come 'sto cretino.
    Per questo motivo io eviterò bellamente di perdere tempo in questo modo, guardando un "film" che prende in giro la nostra cultura. Per quanto ce lo meritiamo, sia chiaro.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. La tua recensione mi sembra un pò superficiale, soprattutto nel paragone del film con Sole a Catinelle. L'italiano medio di Zalone è uno stronzo dal cuore tenero, omofobo che diventa "amico dei gay", un personaggio felice, senza problemi, un personaggio finto. L'italiano medio di Capatonda è stronzo e cattivo, non nasconde nessun buon sentimento ed è pieno di problemi , come deve essere un personaggio comico vero. I film di Zalone non affrontano nessuna critica sociale, cercano di compiacere al pubblico, quasi come a dire "siamo cosi, ma non fa niente, alla fin dei conti siamo brave persone". Nel film di Capatonda non ci sono mezze misure, la critica è feroce e diretta, è evidente come il regista sia veramente infastidito dall'italia di oggi , non cerca affatto di compiacerla ma anzi di disgustarla.

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    1. Secondo me ti sbagli, ma rispetto la tua opinione. Secondo me sia Zalone che Maccio ironizzano, ognuno a suo modo, sull'Italiano medio. E sono proprio gli italiani medi bersagliati dai due film ad affollare le platee dei cinema che proiettano questi film. Ed è qui che sta la genialità.

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  4. Non ho ben capito se ti ha convinto o meno, io comunque da Maccio mi aspetto grandi cose. Speriamo bene...

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    1. Diciamo che un 7 lo merita. Forse dovevo scriverlo. A tratti però il film si ferma e fa un po' fatica a ripartire. Ma nel complesso diciamo che poteva andare molto peggio. SANTIDDIIIIOOOO!!!!

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  5. guardando il trailer non m'è sembrato all'altezza dell'omonimo, e neanche dei precedenti del periodo Gialappa's, e il rischi delusione in questi casi è sempre alto. però se lo recupero in Rete, ci dò un'occhiata. almeno mi tolgo ogni dubbio :)

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