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mercoledì 9 aprile 2014

I VENT'ANNI DI PULP FICTION


Ho visto Pulp Fiction infinite volte, ma sempre e solo sulla TV di casa. Da solo, coi genitori, con gli amici, con mia moglie (santissima donna che sopporta le mie farneticazioni cinefile), ma sempre e solo in TV.  
Ieri, finalmente, l'ho visto al Cinema, ed è stata sicuramente la volta in cui l'ho apprezzato di più, pur conoscendolo a memoria (e ripetendo come il peggior nerd le battute man mano che venivano pronunciate). Non c'è niente da fare, il Cinema dà delle emozioni uniche e inimitabili. Eppure, è solo uno schermo più grande. Già, ma è proprio l'atmosfera che cambia. L'arrivo, la discesa fino alla sala, la presa del posto e l'attesa che il film cominci, sono ingredienti unici ed essenziali perché cambi totalmente la prospettiva. Il silenzio (che dovrebbe essere sempre "religioso", soprattutto durante questo film), il buio in sala, l'inizio del film. Ieri ho provato delle sensazioni che raramente avevo provato sul divano di casa: la pelle d'oca durante i primi dieci minuti di proiezione, dalla schermata in stile "dizionario" al dialogo tra Coniglietta e Zucchino, dal dialogo tra Jules e Vincent su Amsterdam e le piccole differenze fino a quello sul massaggio ai piedi e su Tony Rocky Horror al quale Marsellus Wallace "ha incasinato il modo di parlare". La pelle d'oca. Mi era capitato forse solo in occasione della "Ri-visione" al cinema di Ritorno al Futuro, altro film che avrò visto mille volte in TV, ma che ho amato come non mai vedendolo quella volta in sala. Questa cosa della riproposizione cinematografica di film epocali, pur avendo una connotazione totalmente commerciale per le case di distribuzione e le grandi catene di cinema, per molti appassionati, come me, si trasforma invece in una ghiottissima occasione utile per vedere i propri film preferiti come mai avevano potuto prima.
E' inutile stare qui a sperticarmi di lodi su Pulp Fiction, perchè sarebbe sin troppo facile, essendo questo il mio film preferito in assoluto. Non voglio fare nemmeno una recensione. Perchè non sarebbe obiettiva. E poi verrei sopraffatto dalla meraviglia di cui i miei occhi si riempiono ogni volta che incrociano quei fottutissimi fotogrammi così geniali. Mi sono divertito a raccogliere dall'aiuola sterminata del web immagini animate (GIF) delle tante scene epiche disseminate lungo tutti i 154 minuti di questo film fantastico, stupendo e indescrivibilmente emozionante. E ora ve ne faccio dono.


L'immancabile mexican stand-off onnipresente nei film del fottuto genio di Knoxville.


Ogni commento a questa scena sarebbe tanto inutile quanto fuori luogo. 


Coniglietta e Zucchino. Teneri.


Vincent e Mia. E il famoso rettangolino.


Ogni volta che Vincent va in bagno succede qualche guaio.


Giiiiirl, you'll be a woman tooooo!!!


Con te non ho finito, neanche per il cazzo. Ho una cura medievale per il tuo culo.


Ma quanto era buono quel caffè...


 Ci credo, ogni cosa che faccio mi viene fottutamente bene, chiaro?


L'ira prima della redenzione. 


Butch trova l'arma giusta...


Sono il Signor Wolf, risolvo problemi. 


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